Cosa facciamo e come lo facciamo
Contributo letterario di Filippo La Porta
1 Maggio 2020
“La impossibile cura della vita” di Filippo La Porta
29 Dicembre 2020Contributo letterario di Filippo La Porta
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“La impossibile cura della vita” di Filippo La Porta
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Cosa facciamo e come lo facciamo
Dalla collaborazione con il Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani ANCI-IFEL nasce il progetto editoriale “Comunità e Salute”. L’idea fondante è nel ritenere necessario che le politiche per l’ambiente e per la tutela della salute debbano trovare nell’ambito delle comunità locali la loro sede primaria, come del resto, e non a caso, prevedeva la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (Legge 833/1978).
Lo Speciale Covid-19 all’interno della rivista “Ambiente – Comunità e Salute” è dedicato all’epidemia del virus SARS-Co-V2, che meglio di qualsiasi riflessione scientifica o politica, segnala come la progressiva riduzione dell’assistenza territoriale sia alla base, come tutti oggi affermano, della crisi che stiamo vivendo e che, a causa dello stress a cui sono sottoposti gli ospedali, ha determinato limitazioni alle libertà individuali, l’interruzione di didattica in presenza, separazioni tra familiari e amici – quanto incide tutto questo, ad esempio, negli adolescenti che vivono nel “gruppo” parte importante della loro crescita? – e drammatiche conseguenze nello sviluppo economico del Paese. Affrontiamo questi temi con l’intervento di alcuni sindaci e di contributi scientifici sulla natura del virus e sulle cause ambientali che lo hanno “mutato” favorendo la sua diffusione e patogenicità. Abbiamo realizzato questo inserto con un approccio scientifico e culturale, non ideologico o politico e senza essere suggestionati dalla paura ogni giorno comunicata dai mass-media e da scienziati, o presunti tali. La verità per noi non è un dato assoluto, ma un obiettivo da ricercare con pazienza e umiltà. La paura non produce alcun effetto positivo a livello biologico e comportamentale, e non vorremmo trovarci nella condizione descritta da Fabrizio De André in una sua lirica: “per strada tante facce non hanno un bel colore, qui chi non terrorizza si ammala di terrore…”